Il volume dell'edificio - le cui prime testimonianze documentarie risalgono al 1585, anno di costruzione della adiacente canonica - deriva dalla fusione di due corpi di fabbrica, di cui quello meridionale, corrispondente all'aula della chiesa, sembra costituire il nucleo originario del complesso, di probabile origine medioevale. L'edificio, a navata unica con campanile a vela, presenta all'interno affreschi dei secoli XIX e XX con alcuni resti di strati pittorici del XVI-XVII secolo. Sopra l'altare è stato riportato alla luce e restaurato, nel corso del 2006, un dipinto murale cinquecentesco raffigurante Gesù crocefisso con la Madonna, San Giovanni, Santa Lucia e Santo Stefano. Nonostante il progressivo declino del borgo, la parrocchia di Santa Lucia non è mai stata soppressa ed è passata sotto la giurisdizione ecclesistica di Ronciglione insieme alla chiesa di Santa Maria Incoronata alla Montagna, di cui restano oggi soltanto i ruderi in località Posta Vecchia. La chiesa si trova in prossimità del lago sul lato orientale della strada provinciale Valle di Vico. Tra maggio e giugno vi si celebra la festa in onore della Santa con annessa sagra del lattarino. Una lapide posta sulla facciata della chiesa ricorda che il 14 maggio 1900 la festa fu funestata da una grave disgrazia: quaranta giovanissimi ronciglionesi annegarono nelle acque del lago per l'inabissamento di due grandi barconi.
Vicino alla chiesa di Santa Lucia, ai bordi dell'antica Strada Romana, è situata una elegante fontana in peperino, databile fra il 1601 e il 1622, con scolpiti i due stemmi del Cardinale Odoardo e del Duca Ranuccio Farnese ai lati di un grande giglio.
Nel 2007 la fontana è stata sottoposta a restauro conservativo da parte della Riserva Naturale Lago di Vico.