La zona è caratterizzata da alcune sorgenti e dall'attraversamento di un rio chiamato Fosso di Sassovolto, che scorre per alcuni tratti in una trincea di epoca etrusca. Sul fronte tufaceo del fosso di Sassovolto si trovano interessanti reperti archeologici consistenti in colombari e tombe di epoca etrusca che emergono lungo il corso d'acqua. Sulla sommità di una delle colline che raggiungono la valle si trovano i ruderi del Casino di caccia del Cardinale Alessandro Farnese, progettato e costruito dal Vignola nella seconda metà del XVI sec e fu terminato dall'architetto Giovanni Antonio Garzoni da Viggiu', che gli succedette dopo la sua morte (15 ottobre 1573).
La valle è chiusa ad est da un muraglione di contenimento delle acque che, provenienti dalla vicinissime sorgenti, riempivano un vaso tufaceo adibito al laghetto di pesca dell'antica proprietà Farnese.
Tale invaso per mezzo di una saracinesca alimentava il sistema di irrigazione della valle inferiore, servendo, con vasche d'accumulo alcuni casali e mulini.
L' edificio del Casino di caccia è attualmente ridotto a rudere. Rimangono le mure perimetrali e qualche pezzo di solaio interno a volta. In ogni caso, quel poco che si vede basta per rendere l'idea della sua antica eleganza.
?All'interno del Casino fu realizzato anche un laghetto totalmente pavimentato, sembra in cotto, con una piccola isola al centro, ricco di ogni specie di fauna delle zone Cimine, vi furono anche appositamente importate a scopo ornamentale delle specie di albero d' alto fusto per garantire maggiori zone d'ombra.
La ricchezza di selvaggina quali caprioli, cervi, cerbiatti, cinghiali, fagiani, lepri e volpi che popolavano i boschi circostanti del Barco offrivano ad Alessandro Farnese, il cardinale,e ai suoi potenti amici un luogo di svago ideale per l'attività ricreativa della caccia, sfruttando così questa attività, per curare le pubbliche relazioni.