I festeggiamenti, che hanno inizio il 17 gennaio, si concentrano maggiormente nella penultima domenica e nell'ultima settimana del carnevale. Cinque giorni all'insegna del divertimento, tra sfilate in maschera, carri allegorici, musiche bandistiche e danze.
La penultima domenica del Carnevale si svolgono: la mattina, una rappresentazione teatrale in dialetto "roncionese" a cura del Padiglione delle Meraviglie e il pomeriggio, il Grandioso Corso di Gala con maschere, carri allegorici, gruppi mascherati e bande folcloristiche, con lancio di caramelle, cioccolatini e coriandoli.
Il Giovedì Grasso il suono del "Campanone" indica l'avvio alla festa. La Banda Cittadina, Mjorette, gruppi mascherati e parata storica degli Ussari, annunciano l'arrivo del vero protagonista, "Re Carnevale", a cui il Sindaco, in atto di fiducia, consegna le chiavi della città. La cerimonia prosegue con la sfilata dei bambini, Saltarello in piazza e degustazioni di dolciumi.
La parata degli Ussari che ricorre annualmente nei festeggiamenti, rievoca un episodio avvenuto all'epoca del dominio francese. Secondo la tradizione, un capitano degli ussari francesi, in servizio a Ronciglione in difesa dello Stato Pontificio, per far colpo su una donna di cui si era innamorato sfilò più volte alla testa dei suoi dragoni.
Sabato è la volta di "Carnevale Jotto" con un pomeriggio totalmente gastronomico con: Polentari, Faciolari, Tripparoli, Porchettari, Fregnacciari e per finire la confraternita di Sant'Orso distribuirà vino per tutti. Saltarello in piazza e poi cena e veglionessimo presso il Palasport e dalle 23.30, unico nel suo genere, il Carnevale della Notte con maschere estemporanee create dalla fantasia del popolo ronciglionese, soprattutto di quello più giovane che in un clima di "ordinato caos" esprime per le vie della città tutto lo spirito carnevalesco che scorre da sempre nelle vene del popolo ronciglionese.
Il programma della domenica prevede: la mattina, la rappresentazione teatrale in dialetto "roncionese" a cura del Padiglione delle Meraviglie e il pomeriggio, il Grandioso Corso di Gala con maschere, carri allegorici, gruppi mascherati e bande folcloristiche e l'immancabile presenza della Banda Cittadina "Alceo Cantiani" e le Majorettes con a seguire il tradizionale Saltarello in piazza.
Il lunedì si tiene la sfilata dei Nasi Rossi, uno degli intrattenimenti più originali del Carnevale ronciglionese. Il Naso Rosso indossa una camicia da notte bianca, un berretto da notte, porta un naso color ciliegia e tiene in mano un forchettone di legno e un "pitale" pieno di ricatoni. Personaggio satirico e dissacratore, si fa interprete dello spirito vivace e giocoso ronciglionese. I Nasi Rossi sfilano per vie del paese cantando un inno al vino, rincorrono gli spettatori, si arrampicano sui balconi, entrano nelle case, costringendo i presenti ad assaggiare i ricatoni al sugo contenuti in recipienti a forma di vaso da notte.
Naso Rosso, contemporaneo di Pulcinella e Arlecchino, è una delle più antiche maschere italiane. I suoi doni sono la risposta antropologica ai desiderindella società contadina.
Il martedì dopo la parata storica degli Ussari, si svolge il Gran Carnevale dei Bambini e mascherate spontanee a cui segue il tradizionale saltarello in piazza. Nel tardo pomeriggio, nel corso di una cerimonia assai suggestiva, si dà morte al Carnevale, con musica, saltarello e balli in maschera. Secondo la tradizione, la "Compagnia della Penitenza" cattura "Re Carnevale"; il pupazzo accompagnato da un corteo funebre di maschere piangenti e poi appeso ad un globo aerostatico, si innalza in cielo, lasciando il desiderio e l'attesa del suo ritorno l'anno successivo. I festeggiamenti continuano con il singolare "Carnevale della Notte" e il veglione.
Il Carnevale Ronciglionese è inserito tra quelli storici italiani e si distingue per il carattere giocoso, il desiderio di svago tra musiche, danze e colori, l'amore per le tradizioni e la volontà di valorizzare radici storiche locali.